Oggi fa chic parlare di ‘street food’, ma in realtà tra le tradizioni culinarie di Roma esiste già l’antenato del ‘cibo da strada’: la Grattachecca.
Compagna inseparabile delle passeggiate estive dei romani (magari sul lungotevere, ammirando Castel Sant’Angelo), la Grattachecca è una specialità romana super rinfrescante!
Ma come si ottiene questa delizia? Innanzitutto andiamo a scoprire il perché di questo nome così particolare: la Grattachecca è l’insieme di due parole, cioè ‘grattare’ e ‘checca’. Per ‘checca’ si intendeva all’epoca i grossi blocchi di ghiaccio che venivano usati per conservare meglio il cibo.
Quando si chiede una Grattachecca, il ghiaccio viene grattato al momento con l’ausilio di un utensile chiamato ‘raschietto’ che, grazie ad un contenitore posteriore, è in grado di immagazzinare la quantità di ghiaccio giusta per riempire un bicchiere. Infine, all’interno del bicchiere pieno di ghiaccio tritato finemente, viene versato o dello sciroppo o del succo di frutta, a seconda dei gusti. E oggi è ancora così, per quanto gli strumenti e le metodologie per grattare il ghiaccio si siano modernizzate.
A Roma è ancora possibile trovare la Grattachecca originale, magari però con tante scelte di gusto in più rispetto al passato. Qualche esempio? Si può gustare la Grattachecca all’amarena, al limone, all’orzata, al cocco, ai gusti frutta fresca, alla menta, all’arancia, al latte di mandorla, alla fragola, perfino al tamarindo.
Ma attenzione a non fare confusione con la semplice granita: in questo caso, la preparazione si ottiene mescolando insieme e direttamente acqua e sciroppo o succo di frutta poi lasciato congelare mescolando di tanto in tanto.
La Grattachecca invece viene preparata sul momento, grattando ghiaccio e solo una volta riempito il bicchiere, unendo succo di frutta o sciroppo. Il gusto è sensibilmente diverso… Quindi, se non sapete come rinfrescarvi nelle torride serate estive, lasciatevi rapire da una incantevole passeggiata per Roma e naturalmente da una gustosa Grattachecca!
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